mercoledì 11 novembre 2009

L'orario scolastico - Overview del problema

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Quello che mi accingo a scrivere è un articolo introduttivo di una lunga serie su un problema informatico, ingegneristico, logistico e matematico troppo spesso sottovalutato: la redazione dell'orario scolastico in una scuola.


Come prima cosa rendetevi conto che  nulla sarà più come prima a per voi.  Appena uscirà l'orario colleghi che fino al giorno prima vi adoravano cominceranno improvvisamente ad odiarvi; colleghi che prima non potevano vedervi diverranno come per magia i vostri migliori amici. Ovviamente se si dovesse sapere in giro che voi state facendo l'orario aspettatevi telefonate a tutte le ore e pizzini che vi portano biglietti con i vari e famigerati desiderata. Insomma, alla fin fine voi deciderete le sorti dei vostri colleghi per tutto l'anno scolastico.

Vero, ma qui dovrete essere bravi. Ricordatevi che voi dipendete dal dirigente scolastico, che è lui che deve decidere quali sono i vincoli che l'orario dovrà rispettare e che è lui che deve decidere quale desiderata accontentare. Questa è la regola zero, la regola base, altrimenti non ne uscite vivi.

Tutto questo discorso vale se siete professori della scuola in cui fate l'orario, altrimenti, forse, non dovreste preoccuparvi delle reazioni dei professori. O forse no... chiunque fa l'orario si ritrova con una taglia sulla propria testa. E non esiste un posto sicuro al mondo, prima o poi verrà trovato.

In queste pagine intendo affrontare il problema dell'orario scolastico da vari punti di vista: quali sono i vincoli più importanti, quali sono i trucchi fondamentali e le trappole da conoscere, poi voglio passare alla formulazione matematica del problema (conoscerla non è fondamentale... ma io sono ingegnere nell'animo - brutta malattia, lo so - e non posso non essere affascinato dal problema in sé), e infine vi proporrò un software che vi aiuterà a trovare la soluzione.

Perché vedete, non ho esagarato quando ho definito la redazione dell'orario scolastico un problema informatico, ingegneristico, logistico e matematico... questo è. E qui mi tolgo il cappello di fronte a tutti coloro che per generazioni lo hanno fatto a mano.

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